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Birds, Lulù
BIRDS, LULù



Il senso della mia ricerca o forse il limite di essa che voglio ancora oltrepassare, è il limite stesso, ammesso che esista.

Limite immaginario tra prima e dopo, tra dentro e fuori, tra vero e falso, tra mio e nostro….

Dopo aver “attraversato” il mio mondo interno, le mura della mia casa e della scuola in cui lavoro, lo specchio integro

e frantumato, l’interno del “mio” e “altrui” manicomio, fino ad allora abbandonato a se stesso,

voglio adesso viaggiare nel ricordo e riattualizzarlo, infrangendo così il limite tra passato e presente.

Come camminare sul filo e diventare il filo sospeso prima che sparisca.

Fotografo me stessa, o meglio quello che attraverso di me riconosco in ogni luogo che riconduca all’idea di limite.

E’ così che incontro nuove presenze e le fermo con la macchina fotografica, prima che spariscano, che muoiano…

Come Lulù, figura simbolica di un tratto della mia esistenza, forse di un tratto del mio carattere, apparsa e scomparsa

senza lasciare traccia se non nell’istante fotografico che l’ha generata. Mentre Birds, volava via….

“Birds” è l’ultima serie di self shots che ho eseguito, dove la paura finalmente mi ha attraversato come una forte luce

regalandomi la consapevolezza di poter volare in un nuovo spazio temporale presente e reale, nella quale ri-crearsi.




Chiara Scarfo’